top of page
Post pubblicati

Pisces: Lascio la casa del Padre e, tornando, io salvo

Le note fondamentali del segno

La dualità di Pisces dev’essere considerata nei riguardi delle tre note fondamentali, che sono: cattività (o schiavitù), rinuncia (o distacco), sacrificio e morte.

Nel primo ciclo di esperienze, l’anima è schiava della sostanza; è scesa nel carcere della materia e si è legata alla forma. Donde il simbolo di Pisces i, due pesci congiunti da un legame che è il “filo o sutratma” la corda d’argento che li collega per tutto il ciclo della vita manifesta. Poi, nel successivo ciclo di esperienze, la personalità sarà schiava dell’anima, ma per lunghi millenni la situazione è diversa, e questa è prigioniera di quella. E’ un doppio legame, che si scioglie quando interviene la morte finale, così chiamata perché allora la vita si libera del tutto dalla forma.

Le note fondamentali alludono anche a una doppia rinuncia, poiché dapprima l’anima rinuncia alla vita e alla luce della Monade, sua patria (la casa del Padre) per scendere nell’oceano della materia; poi, invertendosi, rinuncia alla vita della forma, al centro della personalità. Prima si distacca in coscienza dalla Monade, l’Uno, e agisce per conto proprio, costruendosi nuove connessioni materiali. Poi, invertito il moto, si distacca dalla personalità e torna a collegarsi, in coscienza all’Uno Che l’ha emessa. Questa è la vicenda culminante di Pisces.

I Signori del Volere e del Sacrificio si manifestano, rinunciando ai loro alti livelli e alle occasioni offerte dai piani superiori della creazione, per redimere la materia e innalzare le vite inferiori al loro stesso stato. Tale è il proposito soggettivo alla base del sacrificio di quelle Vite divine che in essenza siamo noi, qualificati dal sapere, dall’amore e dalla volontà, e animati di devozione perseverante e continua. Esse vogliono la morte della forma, in senso occulto, e perciò liberare le vite ivi imprigionate, elevandole in stati superiori di coscienza.


La natura della Croce su cui è appeso

Pisces è un segno della Croce Mobile, la Croce della esperienza e delle ripetute incarnazioni.

A tal proposito si possono osservare i passaggi:

Gemini dove l’uomo si fa sempre più consapevole dell’intuizione, in cui la luce della personalità svanisce e quella dell’anima cresce;

Virgo in cui l’uomo riconosce la vita, attraverso la mente illuminata avviene la rivelazione della coscienza cristica con conseguente disinteresse per le aspirazioni egoistiche;

Sagittarius dove il discepolo è fisso alla meta, la rispondenza è focalizzata non più alla materia ma aullo spirito;

Pisces conclude, liberando l’anima prigioniera in forme nuove o nuovi cicli della divina Avventura.


L’influsso dei Reggitori planetari e di Raggi

2° Raggio: amore che tutto unisce. E’ uno dei vertici di quel triangolo con Gemini e Virgo. L’energia di questo triangolo è al momento trasmessa soprattutto da Pisces e Virgo, che ne è il vertice dominante, in quanto il mondo odierno è concentrato in modo spirituale e materiale, poco sente invece le oscillazioni delle coppie di opposti.

6° Raggio: energia di elevazione. Gli altri vertici sono Sagittarius e Virgo. E’ un triangolo forte ed efficace, il cui vertice dominante al momento per l’aspirante è Sagittarius


Tramite i pianeti governatori del segno:


2° Raggio, per mezzo di Giove, quale governatore exoterico, l’amore saggezza che inizialmente si presenta come forza duale che controlla e condiziona la vita tramite il desiderio da appagare che costituisce le mete da conseguire.

6° Raggio, per mezzo di Nettuno, quale co-governatore exoterico, è l’amore incondizionato che si manifesta come sensibilità estrema, incapacità di differenziare le fonti

1° Raggio di Plutone in senso esoterico e gerarchico. Seguita il lavoro iniziato in Scorpio, permettendo la discesa dell’Anima nella materia e la trasmutazione di quest’ultima in Spirito. Provvede alla necessaria distruzione delle vecchie forme, delle incarnazioni passate, in modo che il rinnovamento possa avvenire tramite l’Amore e la Saggezza di Nettuno e Giove.

L’opera di Pisces attraverso i tre Piani si sviluppa così:

Plutone Plutone Giove (Nettuno)

Proposito Coscienza Manifestazione

Trasmutazione materia in Spirito -> Consapevolezza animica -> Espansione per il gusto

dell’io. Illusione emotiva.


Il significato dei motti

Il motto per la ruota ordinaria è: “E la parola disse: Scendi nella materia”.

Il comando dell’anima si trasmette al suo strumento nelle prime fasi dell’evoluzione e giunge subito la risposta da colui che acceca l’anima alla verità e la tiene in dura prigionia “Lascio la casa del Padre e, tornando, io salvo”.

Sono parole che – dice il Maestro Tibetano – sappiamo certamente interpretare secondo il nostro proprio punto di vista, che è il solo che ci serva e ci indica ciò che abbiamo alle spalle sul sentiero dell’evoluzione, il punto raggiunto e il passo, la visione, l’esperienza e le fatiche che vi attendono.


Il tema fondamentale

In questo segno duale, anima e personalità iniziano quel processo che trasmuta la natura inferiore nella manifestazione superiore, i poteri psichici inferiori nelle facoltà spirituali superiori, la dedizione alle richieste del sé in rispondenza devota e mature alle esigenze dell’umanità, fino alla fusione di anima e forma, alla manifestazione del Cristo Incarnato, anima individuale perfetta, compimento del microcosmo.

L’opera di Plutone sta nella dissoluzione del legame che unisce i due pesci, tagliando il filo che lega le due vite opposte. E’ la fusione, per l’uomo, di anima e forma, la manifestazione del Cristo Incarnato. E’ il distacco dell’anima dalla personalità e il ricollegarsi, in coscienza, all’Uno Che l’ha emessa.

Tratto da Astrologia esoterica – Trattato dei Sette Raggi vol. terzo (A. Bailey)

Ricerca per argomento
Non ci sono ancora tag.
Seguici
  • Facebook Classic
bottom of page